CREDITS
Progetto selezionato da bando “Residenze Digitali 2021” ideato da Centro di Residenza della Toscana (Armunia, CapoTrave/Kilowatt)
Con il sostegno di Ateliersi, Bologna e Officina Leo Van Moric, Parma.
SINOSSI
La stanza dei Critters è il nostro laboratorio di connessioni, compresenze, condivisioni.
Un team di artisti, computers, attivisti, invertebrati, stampanti, scienziati, sensori, pollini, volontari, che indaga insieme i tassi di inquinamento dell’aria, ed insieme immagina futuri (im-)possibili.
The Critters Room è un progetto artistico multimediale e materico dedicato alle polveri
sottili, agli altri abitanti invisibili dell’aria, alle loro inestricabili ed inaspettate relazioni con gli
umani e la loro possibilità di continuare a vivere su questo pianeta e di immaginare un’arte
nell’ (o dell’ ?) Antropocene.
Accogliendo le parole di Matteo Meschiari, è un esercizio di immaginazione che rende visibile l’aria: progetto di alleanza interspecie tra umani e non-umani; stanza di connessione con passati-mai-passati e futuri possibili; pratica amorevole di archiviazione fisica e digitale di invisibili mostri e fantasmi, a cui viene dato corpo e voce, canto e forma. Per sperare, insieme.
I protagonisti del progetto sono: l’archivio e la comunità.
L’archivio dei vetrini: un corpus di oltre 400 vetrini da microscopio che documentano nel tempo l’aria che respiriamo. Esponendo all’aria per 12/24 ore i vetrini, è stato possibile raccogliere “campioni”, dove si possono visualizzare i Critters, particelle impalpabili quali polline, frammenti vegetali, silicati, particelle metalliche e particolato atmosferico, il famoso PM10 e PM2,5, residuo non combusto di idrocarburo.
Queste presenze ci obbligano a “stringere alleanze” con creature allora-viventi e oggi-viventi per stare a contatto – come dice Donna Haraway – con un pianeta danneggiato.
L’azione performativa è iniziata l’8 marzo 2020 (primo giorno di lockdown a seguito della pandemia da Covid-19) ed è ancora in corso.
L’archivio fotografico: ogni vetrino è stato fotografato con un banco ottico studiato apposta per lo smartphone. Fanno parte dell’archivio fotografico anche le vedute delle città dove il progetto è stato e sarà in residenza.
I due archivi (materico e fotografico) sono in progress e si arricchiscono grazie alle residenze (e ai cittadini debitamente “formati” che sono chiamati a raccogliere campioni di aria del proprio terrazzo) e alla community che Jan Voxel sta costruendo attorno al progetto.
L’archivio dei dati: file con i dati di rilevamento del particolato atmosferico pm10 e pm2,5. I file sono liberamente scaricabili dal sito sensor.community, il quale raccoglie i dati di tutte le centraline autocostruite per il controllo dell’aria installate nel mondo. Tali centraline sono da intendersi come dispositivi di citizen science, partecipazione e attivismo dal basso dei cittadini.
La comunità e il suo archivio sonoro: registrazioni ambientali e interviste raccolte durante le residenze, allo scopo di tenere in archivio quella molteplicità di soggetti umani (sociali) che si occupano a vario titolo di democrazia di base, di attivismo ambientale e di citizen science, uniti da pratiche di responsabilizzazione e stretti in una alleanza “contro l’inevitabile”.
L’output: The Critters Room è sia installazione spaziale e multimediale che web app.
L’installazione prevede la presenza degli artisti/performer che hanno il ruolo di accompagnare il pubblico alla scoperta della stanza dei critters, i suoi archivi e la sua comunità di viventi e non viventi.
STORIA
The Critters Room nasce dalla tesi magistrale in Nuove Tecnologie dell’Arte presso
Accademia di Belle Arti di Brera di Cinzia Pietribiasi (novembre 2020).
Il progetto successivamente è stato in residenza artistica tra marzo e aprile 2021 presso
Ateliersi, Bologna, sotto lo sguardo curatoriale di Clara Ciccioni e Giulia Crispiani, editor di
Nero Editions.
In questa occasione, siamo riusciti a realizzare una prima mise-en-espace dell’installazione
con tappe “esperienziali”.
Nel 2021 l’opera è stata selezionata (7 selezionati su 178 progetti presentati) da
Residenze Digitali, progetto ideato e coordinato dal Centro di Residenza della Toscana
(Armunia – CapoTrave/Kilowatt) in collaborazione con AMAT, Anghiari Dance Hub, ATCL per
Spazio Rossellini, Centro di Residenza Emilia-Romagna, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, ZONA K.
Nel settembre 2022 durante la Summer School dottorale “Digital Rites and Embodied Memories” organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Roma, Cinzia Pietribiasi, in qualità di junior scientist, ha proposto il workshop “Establishing a European Critters Community”
Nel mese di ottobre 2022 il collettivo Jan Voxel sarà impegnato nello sviluppo di The Critters Sound, live AV con il musicista Luca Perciballi per Parma Jazz Frontiere. Inoltre la performance partecipata The Critters Symposium, residenza artistica presso Fondazione Lenz di Parma
BIO JAN VOXEL
Jan Voxel, gruppo informale costituito da Lorenzo Belardinelli (fisico e programmatore), Cinzia Pietribiasi (performer e regista teatrale),
Lidia Zanelli (danzatrice e scenografa), si dedica alla creazione di opere di grafica generativa, videoarte e algorithm-art, interpretando il mondo come flusso, metamorfosi continua, ibridazione di forme, sistema complesso, inter-relazione inestricabile di particelle e di corpi sociali.